Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.

martedì 15 febbraio 2011

Centosessantamilionidieuro!




160.000.000 di euro..., euro più euro meno, è il costo economico per realizzare la pista parallela, un'operazione gigantesca che probabilmente nessuno realizzerà mai...
Lasciare però aperta la strada per la costruzione di un'imponente infrastruttura di questo tipo comporta il rischio di attrarre la famosa cordata di imprenditori, e a noi cittadini dà la cattiva percezione che con grandi capitali si possa compiere e legalizzare ogni sorta di scempio ambientale...
Come la mettiamo poi con il prezzo che pagheremo in termini di salute fisica e mentale?
Detto brutalmente, quanto ci costerà...in medicine?
E il costo che pagherà la Natura dove lo mettiamo?
Quando la Regione ha messo in ponte l'idea del Parco della Piana (tutti i Comuni hanno voluto aderire al progetto...qualcuno era forse distratto?)...ha dato l'illusione che ci fosse qualcosa da salvare, da preservare e tramandare a nipoti e pronipoti....

Per favore diteci: come sono compatibili l'aeroporto e il parco (naturalistico)?

La repubblica

La Nazione

L'Assessore Marson dice

Si speghi meglio Assessore....

Nessun commento:

Posta un commento