Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.

martedì 16 febbraio 2010

Più di 100 fenicotteri nella Piana Fiorentina

La notizia, comparsa sui forum di Birwatching, si riferisce all'eccezionale avvistamento di uno stormo numeroso di fenicotteri (più di cento!) nel
Parco della Piana, nel comune di Sesto Fiorentino.
Attualmente sostano nello stagno detto "Padule" inserito nell'ANPIL de
"La Querciola". Si tratta di uno stagno di caccia e quindi di un'area
privata. La visita è consentita previo accordo con i cacciatori,
contattabili direttamente ai capanni. Si raccomanda di non salire sugli argini e,
buona visione!

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