Le indicazioni si riferiscono ad aree della piana aperte al pubblico dove è possibile osservare la fauna selvatica.
Focognano: 10-12,30 /14,30-16,30 giovedì sabato e domenica (visite guidate).
Querciola di Sesto: aperto tutte le domeniche 9-12/ 14,30-18.
Querciola di Quarrata: la visita è sconsigliata a causa dell'attività venatoria.
Parco Chico Mendez: parco urbano visitabile liberamente.
Parco delle Cascine di Tavola: accesso libero fino a sera.
Questo spazio è dedicato a tutti coloro che hanno a cuore la natura della Piana fiorentina, pratese e pistoiese. Principale ambizione del blog è di cambiare presto il titolo in "siamoAmicidellapiana"; questo potrà accadere solo grazie tutti coloro che volendo collaborare, daranno il proprio contributo in questo spazio. SALVIAMO IL SALVABILE!! Vuoi collaborare? CONTATTACI
Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.
Visualizzazione post con etichetta piana. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta piana. Mostra tutti i post
sabato 9 ottobre 2010
giovedì 7 ottobre 2010
Birdwathing d'autunno nella Piana
Questo è un periodo magro per i birwatchers, si potrebbe quasi definire un periodo di "lutto". E in effetti nella Piana non ci si può andare, almeno non a vedere gli uccelli. Infatti salvo casi rari è aperta la caccia e i visitatori sono poco graditi.
Fa eccezione l'Oasi della Querciola che è aperta tutto l'anno.
Questo è un caso più unico che raro (anche l'Oasi del WWF apre solo in inverno) e una sfida di un gruppo di prodi "Amici della Piana" che hanno deciso di dare il massimo per la propria passione. In questi giorni in questa piccola (ma ben piazzata) oasi della Piana avvengono avvistamenti eccezionali...Un invito alla visita!
Fa eccezione l'Oasi della Querciola che è aperta tutto l'anno.
Questo è un caso più unico che raro (anche l'Oasi del WWF apre solo in inverno) e una sfida di un gruppo di prodi "Amici della Piana" che hanno deciso di dare il massimo per la propria passione. In questi giorni in questa piccola (ma ben piazzata) oasi della Piana avvengono avvistamenti eccezionali...Un invito alla visita!
lunedì 23 novembre 2009
Rapidi cambiamenti e lento recupero dei Renai
In questi giorni i Renai di Signa sono balzati di nuovo alla cronaca per
un fatto oggettivo che, come spesso accade in questi casi, ha però una
connotazione meramente politica; la mancata o tardiva
realizzazione della prevista cassa di espansione ha infatti dato il "destro" e
l'occasione di una denuncia politica da parte dell'opposizione.
Le casse di espansione sono uno strattagemma per impedire che le piene
devastino le zone abitate e teoricamente anche una potenziale occasione
per rivalutare la gestione del territorio in senso naturalistico. La
trasformazione dei Renai passa però attraverso un accordo con i renaioli,
che prevede lo sfruttamento delle ghiaie (le rene appunto), la cui
estrazione muterà la conformazione al territorio, nel verso
previsto dal progetto di valorizzazione dell'area, che diverrà così
fruibile ai cittadini. Senza entrare nel merito, è invece necessario
sottolineare il metodo a dir poco brutale con il quale vengono eseguiti
di solito questi interventi. Il progetto disegnato sulla carte non tiene
quasi mai conto delle risorse presenti, come le alberature, che verranno
sostituite con piccoli alberelli piantati ex novo. Per quanto funzionale
alle nuove esigenze, la gran parte del territorio dei Renai risulterà
privato di importanti alberature e solo il trascorrere dei decenni potrà
riportare la vegetazione al rigoglio di un tempo.....
un fatto oggettivo che, come spesso accade in questi casi, ha però una
connotazione meramente politica; la mancata o tardiva
realizzazione della prevista cassa di espansione ha infatti dato il "destro" e
l'occasione di una denuncia politica da parte dell'opposizione.
Le casse di espansione sono uno strattagemma per impedire che le piene
devastino le zone abitate e teoricamente anche una potenziale occasione
per rivalutare la gestione del territorio in senso naturalistico. La
trasformazione dei Renai passa però attraverso un accordo con i renaioli,
che prevede lo sfruttamento delle ghiaie (le rene appunto), la cui
estrazione muterà la conformazione al territorio, nel verso
previsto dal progetto di valorizzazione dell'area, che diverrà così
fruibile ai cittadini. Senza entrare nel merito, è invece necessario
sottolineare il metodo a dir poco brutale con il quale vengono eseguiti
di solito questi interventi. Il progetto disegnato sulla carte non tiene
quasi mai conto delle risorse presenti, come le alberature, che verranno
sostituite con piccoli alberelli piantati ex novo. Per quanto funzionale
alle nuove esigenze, la gran parte del territorio dei Renai risulterà
privato di importanti alberature e solo il trascorrere dei decenni potrà
riportare la vegetazione al rigoglio di un tempo.....
mercoledì 11 novembre 2009
Manifesto per la Piana, i CINQUE punti del blog
- Il blog nasce con lo scopo di focalizzare l'attenzione sul problema del rapido degrado del territorio della Piana e si prefigge la meta ambiziosa di radunare e mettere a disposizione il materiale prodotto negli anni sui molteplici e più o meno noti aspetti naturalistici.
- Il blog rappresenta uno spazio accessibile a tutti, nello spirito dell'internet libero, dove esprimere il proprio parere e intervenire nel dibattito in corso.
- Attraverso questo spazio si intende sollecitare l'amministrazione pubblica preposta ad esprimere chiaramente il proprio intento motivandolo con azioni concrete.
- Mediante il blog sarà possibile a chiunque (singolo cittadino, associazione o ente) denunciare azioni di degrado, previste o in corso, nel territorio della Piana.
- Grazie a questo spazio sarà possibile a chiunque (singolo cittadino, associazione o ente) promuovere iniziative rivolte alla valorizzazione e alla conservazione naturalistica della Piana.
domenica 8 novembre 2009
I ventiquattromila...allberii
Forse non sarà una notizia fresca, di certo però è ancora molto attuale.
L'iniziativa encomiabile di piantare alberi autoctoni nel territorio della piana vicino all'autostrada e alla discarica di Case Passerini non può che essere bene accolta.
Però al cambio di ruolo di qualcuno degli amministratori, che ha largamente appoggiato questo progetto e di cui se ne è parlato molto sui media (e si trova ancora traggia nel web), accade però che si crei un'enorme contraddizione: laddove saranno piantati 24.000 alberi qualcuno degli ex promotori (Renzi) adesso ci vuole piazzare la nuova pista dell'aeroporto...si tratta di semplice cambio di opinione?, di campagna elettorale o di fumo negli occhi?....purtroppo quello che si vuole mandare in fumo sono le idee migliori, quelle cioè che vorrebbero dare respiro alla piana e ai suoi abitanti...meditiamo...
http://server-nt.provincia.fi.it/ecologicamente/news.asp?id=234
http://www.provincia.fi.it/territorio/parchi-e-aree-protette/parco-della-piana/
http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a8.03.05.15.07
http://www.florence.tv/accessibile/DettaglioVideo.aspx?id=953
http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=13240
Iscriviti a:
Post (Atom)