Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.

sabato 9 gennaio 2010

BIRWATCHING: la piana un ambiente ideale

Il complesso naturalistico, definito Stagni della Piana Fiorentina (pratese e pistoiese) è un insieme di aree a vocazione palustre abbastanza complessa, con stagni, canali, fasce vegetazionali, incolti e coltivi in comunicazione fra loro grazie ai corridoi ecologici. Questa definizione insistita più volte da diverse fonti, anche le più autorevoli, non chiarisce propriamente cosa ci si possa poi fare con tutto questo bendiddio (!); innanzi tutto la sua sopravvivenza è di per sé fondamentale per la conservazione e la biodiversità, ma può essere utile anche per svolgere attività ludiche ed educative proprio per la possibilità di entrare in un ambiente "naturale" a portata di mano. Fra queste attività, il BIRDWATCHING è forse fra quelle di più facile approccio, vuoi per la varietà degli uccelli osservabili, vuoi per la difficoltà di rapportarsi con il resto del mondo animale; in genere mammiferi, anfibi e rettili sono più difficili da osservare. Alle piante dedicheremo una trattazione specifica perché, anche se facilmente reperibili, la loro identificazione, seppur appassionante, è alquanto complessa.
Esistono vari modi di approcciarsi al BIRDWATCHING sia singolarmente che contattando altre associazioni....

OASI
Parco della Piana, La Querciola di Sesto
Laghi di Focognano - Oasi WWF
Querciola di Quarrata-Pistoia
Stato Libero dei Renai-Signa
Cascine di Tavola - Prato

Local Birding Associations:
Lo Strillozzo
Centro Ornitologico Toscano

Il BIRDWATCHING è forse anche la naturale evoluzione della passione naturalistica insita nella passione alla caccia, che fino a poco tempo fa (una quarantina d'anni) ha rappresentato l'unica via di contatto, anche fisico con il mondo naturale. Non vi è dubbio che il "contatto" diretto con l'animale va al di la del possesso quale componente alimentare e che la cattura rappresenta da sola un fattore appagante per il cacciatore, ne sono d'esempio i numerosissime quadri detti "di cacciagione" di cui sono piene le pinacoteche. Il BIRDWATHING conserva di questo elemento primario l'aspetto emozionale del possesso e della predazione, senza per ciò dover compiere l'atto cruciale dell'uccisione, anzi offre i presupposti perché si creino le condizioni per la conservazione del patrimonio faunistico e della biodiversità, che diventano così appannaggio della comunità intera.

CONSIGLI per come muoversi: è fondamentale sapere che nella piana esistono diverse aree protette e gestite dalle associazioni e aree di proprietà private dedicate ad altri usi (caccia, agricoltura ecc). Di conseguenza ci si deve muovere con la massima cautela e concordare preventivamente la possibilità di visita con i gestori o proprietari.

WHERE TO MAKE BIRDWATCHING AROUND FLORENCE, and when.
In Florence
Toscany check list
Best period is spring- summer (march to july): Little Grebe, Red-necked Grebe, Great Crested Grebe, Great White Pelican, Great Egret, Squacco Heron, Black-crowned Night-Heron, Little Bittern, White Stork, Greater Flamingo, Black-winged Stilt, Caspian Tern, Common Kingfisher, European Bee-eater, Hoopoe, Greater Short-toed Lark, Cetti's Warbler, Melodious Warbler, Sardinian Warbler, Eurasian Golden Oriole, Red-backed Shrike, Woodchat Shrike, Black-headed Bunting, Italian House Sparrow.

Winter: list work on progress

Protected areas
Parco della Piana, La Querciola di Sesto
Laghi di Focognano - Oasi WWF
Querciola di Quarrata-Pistoia
Stato Libero dei Renai-Signa
Cascine di Tavola - Prato

Local Birding Associations:
Lo Strillozzo
Centro Ornitologico Toscano

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