Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.

lunedì 15 novembre 2010

Pubblicato il Master plan "Il sistema aeroportuale toscano"

......"Il Piano di Indirizzo Territoriale definiva un sistema aeroportuale toscano quale insieme delle infrastrutture aeroportuali presenti nella Regione e riconosceva inoltre la necessità di integrazione fra i due scali di Firenze e Pisa come opportunità per la Toscana di assumere il ruolo di terzo polo aeroportuale nazionale."........
...."Il master plan definisce ed individua il ruolo degli aeroporti secondo la seguente gerarchia:
a. Aeroporti di interesse nazionale e regionale, comprendente Pisa, di rilevanza economica fino all’intercontinentale, Firenze, di rilevanza economica fino all’internazionale, Elba, Siena e Grosseto;"........"La causa di questo fenomeno risiede nelle caratteristiche oggettive dei due maggiori scali toscani, fra i quali Pisa è piuttosto lontano dalla domanda regionale di trasporto aereo, e Firenze è fortemente limitato dalla sua localizzazione in un’area fortemente urbanizzata"......

Nessun commento:

Posta un commento