Ospitiamo volentieri l'annuncio uscito in questi giorni su varie liste di Birdwatching.
Birdwatching e fotografia natualistica, ma anche e non ultima conservazione, uniti in modo indissolubile in questa impresa: tentare di sottrarre alla speculazione e ad un inutile e presunto sviluppo economico quanto resta della Natura della Piana Fiorentina.
Un grazie particolare agli appassionati fotografi naturalisti (D. Occhiato e S. Guiducci), ai cui siti web talvolta ci agganciamo, per il grande lavoro di documentazione svolto nel territorio della piana.
Salve a tutti, forse sarò rimproverato per l'off-topic, ma la voglia di condivisione e, lasciatemelo dire, la soddisfazione sono tali e tante che non posso fare a meno di scrivere qualcosa che non sia solo un report. Dopo un lungo percorso partito diverso tempo fa, su nostra iniziativa e su analoga voglia da parte di una associazione venatoria locale, percorso accellerato nell'ultimo periodo dalla decisione "imperiosa" dell'ENAC di chiusura della caccia in tutte le adiacenze aeroportuali, l o splendido LAGO DELL'AEROPORTO è a tutti gli effetti sotto la nostra gestione (Circolo Legambiente di Sesto Fiorentino) e andrà ad affiancare l'area già conosciuta come Parco della Piana, con una destinazione esclusivamente per BIRDWATCHING e FOTOGRAFIA NATURALISTICA. E tutto questo "alla faccia" di tutti i discorsi intorno al futuro dell'aeroporto. Per ora ce lo teniamo stretto e lo organizzeremo al meglio. Quanto prima modi e tempi per usufruire dei diversi osservatori di cui dispone il lago. Per adesso, segnalo stamani mattina la presenza dei primi CAVALIERI D'ITALIA (13), le prime MARZAIOLE (7) e due splendidi CODONI, oltre a ALZAVOLE, MESTOLONI, GERMANI, AIRONI e due PIROPIRO CULBIANCO.
Un saluto a tutti, e che la luce vi sia propizia
Simone Guidotti
Legambiente Sesto Fiorentino
Questo spazio è dedicato a tutti coloro che hanno a cuore la natura della Piana fiorentina, pratese e pistoiese. Principale ambizione del blog è di cambiare presto il titolo in "siamoAmicidellapiana"; questo potrà accadere solo grazie tutti coloro che volendo collaborare, daranno il proprio contributo in questo spazio. SALVIAMO IL SALVABILE!! Vuoi collaborare? CONTATTACI
Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.
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