Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.

domenica 16 maggio 2010

Non finisce la discussione sulla nuova pista.

La novità è una proposta di pista obliqua rispetto all'autostrada. Una soluzione che secondo alcuni dovrebbe salvare il Parco della Piana e soddisfare i sostenitori del potenziamento di Peretola. Comunque la si metta si tratta di sottrazione di aree verdi e in questo caso forse anche della distruzione del lago di Peretola.
Per saperne di più:
Da L'Unità Barducci e Gianassi: «Non si può mettere tutto in quell’area» Il presidente della Provincia invita il governatore ad aprire un tavolo sul futuro dello scalo con tutti i soggetti interessati Il sindaco di Sesto: «Ok i punti fermi inceneritore e Parco» - Le reazioniDa La nazione on line

Da Il Tirreno

Da MetropoliWeb.it

da Nove on line

da Corriere Fiorentino

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